Questa spy-story d’autore, pubblicata nel 1980 in Israele, fu salutata l’anno dopo da Graham Greene come il miglior romanzo tradotto dell’anno. È una storia affascinante e originale in cui un agente segreto israeliano s’innamora di una ragazza dalla bellezza mediterranea e misteriosa, e usa tutte le tecniche e i trucchi del suo mestiere per seguire, controllare, determinare la vita di lei senza mai rivelarsi. Una relazione morbosa, in cui lui attraverso pedinamenti, informazioni rubate, finanche un omicidio, costruisce negli anni un invadente controllo sulla ragazza. Lei, pur non avendolo mai visto e pur irritata dalle crudeli e bizzarre richieste dell’uomo, lo ama. Anche perché le lettere che lui ossessivamente e regolarmente le fa recapitare rivelano una personalità struggente e appassionata.
«Un autore straordinario».
(Corrado Augias – La Repubblica)
«Oltre a essere un thriller è una bellissima storia d’amore, piena di invenzioni e molto ben strutturata».
(Grazia Cherchi – l’Unità)
«Un inno segreto alla potenza della scrittura che sa essere più forte di ogni voce, di ogni presenza».
(Erri De Luca – Corriere della Sera)
«Una straordinaria storia d’amore».
(Lauretta Colonnelli – Amica)
Benjamin Tammuz
Benjamin Tammuz è nato in Russia nel 1919, e all’età di cinque anni ha raggiunto la Terra d’Israele. Dopo studi in legge ed economia all’università di Tel Aviv, ha studiato storia dell’arte alla Sorbona. Per molti anni è stato caporedattore della pagina letteraria dell’autorevole quotidiano israeliano Haaretz, portando avanti parallelamente la sua attività di scrittore, e riscuotendo un notevole successo a livello internazionale. Tra i suoi romanzi ricordiamo – oltre al Minotauro – Il frutteto, Requiem per Naaman, Il re dormiva quattro volte al giorno, Londra, tutti pubblicati dalle Edizioni E/O. È morto nel 1989.