Murata Sayaka ha dimostrato di essere una delle più emozionanti croniste della stranezza della società, radiografando il mondo contemporaneo con effetti bizzarri e a volte inquietanti. Vanishing World porta l’universo di Murata a un nuovo, audace livello, immaginando un Giappone in cui per contrastare il basso tasso di natalità, le ricerche sull’inseminazione artificiale sono progredite a tal punto che oggi tutti si riproducono unicamente in questo modo. Il sesso è ormai escluso dal matrimonio e relegato ai rapporti extra-coniugali. Ma Amane è cresciuta con una madre che le racconta favole sull’amore e il sesso nella coppia sposata, un concetto ormai obsoleto e considerato incestuoso. Per questa ragione, la ragazza viene schernita dai compagni e comincia a nutrire un certo astio verso la madre. Al contempo è attratta dal sesso, che pratica per la prima volta in quinta elementare col compagno Mizuuchi, mentre si innamora quasi esclusivamente di personaggi dei cartoni animati o di fantasia (che lei si ostina a chiamare “persone non umane” e non “personaggi”).
Murata Sayaka
Murata Sayaka è nata nel 1979 nella prefettura di Chiba. Debutta come scrittrice nel 2003 con il racconto Junyū (L’allattamento) che riceve il Gunzō Prize for New Writers. Nel 2009 si aggiudica il Noma Literary Prize for New Authors con Gin iro no uta (La canzone d’argento) e nel 2013 il Premio Mishima con Shiro iro no machi no, sono hone no taion no (Il bianco della città, delle ossa e della temperatura corporea). Nel 2016 attira a sé le luci dei riflettori con il brillante La ragazza del convenience store (Edizioni E/O 2018), vincitore del Premio Akutagawa. Nel 2021 le nostre edizioni hanno pubblicato I terrestri e nel 2023 La cerimonia della vita.