Si può contenere una saga in meno di cento pagine, padri, figli, figlie; tenere assieme nel racconto le esplorazioni erotiche di un ventenne, la lotta partigiana, i party dell’editoria londinese, l’attentato di via Rasella? È mai possibile che un uomo, ribelle e contestatore da giovane, ricorra all’onironautica, un’equivoca pratica di controllo dei sogni, per incontrare il padre e chiedergli come fosse “scomparso” molti anni prima? E questo stesso uomo può riuscire a parlare con la figlia e farsi raccontare come ha messo su una piccola, intrepida casa editrice in Gran Bretagna, ai tempi della Brexit? Gettare un ponte tra le culture, quando sembrava che nessuno volesse sentirne parlare?
Cos’è poi questa libertà che tutti e tre, in epoche e circostanze diverse, vanno cercando? Il nonno alla guida di una brigata di anarchici e comunisti per liberare un pezzo di Romagna dai nazisti; suo figlio, vagando dalla mattina a notte fonda per le strade di Bologna, tra scontri di piazza e baci rubati; la nipote assumendosi la responsabilità di un’impresa gravosa ma affascinante, perché per lei libertà e responsabilità devono coincidere. Libertà – canta il poeta Kavafis – è ciò che l’anima cerca.
Avrei cercato di capire il segreto della libertà, quanto bisogna osare per ottenerla, il costo da pagare. Un bizzarro psichiatra-ipnotista, ai limiti del ciarlatano, mi aveva impartito alcune lezioni di tecnica onironautica (così si chiamava quella strana pratica), che gli avevo pagato profumatamente. Mia moglie Sandra aveva tentato invano di dissuadermi. Ma stavo male in quel periodo, male di capoccia, e aveva deciso di lasciarmi fare.
Attraverso l’insolito strumento dei sogni lucidi, il narratore raggiunge il padre sui campi di battaglia della Romagna, dove infuria una guerra feroce per liberare l’Italia dai nazi-fascisti. Lo segue poi nel dopoguerra, nell’emigrazione in America, nel romantico incontro con quella che poi diventerà sua madre, nei casinò di Atlantic City, nella vertiginosa scalata al successo, con un’assillante domanda: papà, per te la libertà è stata liberare l’Italia o giocarti tutto in una partita a poker? E dove sei “scomparso”, più tardi, quando io ero adolescente? Ma prima ancora, il figlio sente il bisogno di raccontare se stesso, attraverso un singolare spaccato della propria giovinezza, quando negli anni Settanta vagava per le strade di Bologna tra scontri di piazza ed esplorazioni erotiche. Prosegue poi, anni dopo, inseguendo sua figlia a Londra, dove la giovane donna è al comando di una piccola, intrepida casa editrice che ha la missione di creare ponti tra culture diverse in un Regno Unito che ha appena scelto la Brexit. Sfidare la corrente, sembra essere il motto dei tre personaggi… I tempi s’intrecciano, sogno e realtà si confondono. Generazioni successive della stessa famiglia esplorano i territori rischiosi della libertà, con risposte e percorsi esistenziali diversi, ma con la comune consapevolezza che alto è il prezzo da pagare, ma che è solo questo ciò che l’anima cerca.
Sandro Ferri
Sandro Ferri ha fondato, assieme alla moglie Sandra Ozzola, le edizioni E/O. Ha pubblicato due brevi libri sull’editoria: I ferri dell’editore e L’editore presuntuoso. Altro l’anima cerca è il suo primo romanzo.