La prima opera di Kashimada Maki, Nihiki, si aggiudica il premio Bungei nel 1998. Da allora la scrittrice si è affermata come autrice di narrativa ed è diventata nota per il suo stile estremamente moderno. Nel 2005 ha ricevuto il premio Mishima Yukio per Amore a seimila gradi e nel 2007 il suo romanzo Pikarudī no sando ha vinto il premio Noma per scrittori emergenti. Kashimada Maki è stata candidata tre volte al premio Akutagawa prima di vincerlo nel 2012 con Viaggio nella terra dei morti, pubblicato dalle nostre edizioni. Uno dei suoi lavori più conosciuti è Zero no ōkoku (2009), che rielabora L’idiota di Dostoevskij nel racconto di un “folle in Cristo” in Giappone. L’autrice appartiene alla Chiesa ortodossa giapponese.