Angustiata dalla visione di un fungo atomico, una casalinga decide di andare da sola, senza marito e figlio, a Nagasaki. Qui avvia una relazione con un ragazzo russo-giapponese. Per Amore a seimila gradi (traduzione dal giapponese di Anna Specchio, e/o, pp. 140, e 15,50), Kashimada Maki (Tokyo, 1976) si è ispirata alla sceneggiatura di Marguerite Duras per Hiroshima, mon amour. Il romanzo è valso all'autrice il premio Mishima Yukio.