Lo scalcinato Cinema dei Lavoratori di Mawei proietta vecchi film di guerra, pellicole nostalgiche che celebrano l’eroismo della Cina di Mao. Dietro questa improbabile facciata, però, si nasconde un ritrovo per uomini gay, che si incontrano e si amano al suono di spari e di esplosioni di granate. È qui che Secondo, ripudiato dai genitori, conosce e si innamora di Shun-Er, affezionato alla moglie Yan Hua ma alla quale è legato solo da un matrimonio combinato. Ed è qui che la bigliettaia Bao Mei crede di poter comunicare col fratello morto, il cui spirito le bisbiglia all’orecchio le storie degli uomini del cinema – operai, lavoratori, padri di famiglia, impudenti sognatori che solo lì possono essere se stessi, ma che si lasciano dietro una scia di dolore: quello delle mogli. Quando, negli anni ’80, il vecchio cinema verrà chiuso a seguito di una soffiata anonima, i suoi protagonisti andranno incontro a un futuro incerto: Secondo e Bao Mei emigrano in America, così come, a loro insaputa, Yan Hua, la moglie di Shun-Er. Ma le loro vite, legate per sempre a quel cinema, s’incroceranno nei successivi quarant’anni, assieme a quelle di tanti altri immigrati in cerca di fortuna nel reticolo di strade della Chinatown di New York. Con una scrittura freschissima, ironica e poetica, che mescola tradizione e modernità, Jiaming Tang porta in scena una schiera di personaggi indimenticabili, esplorandone con acume e delicatezza le contraddizioni e le pieghe più nascoste.
Jiaming Tang
Jiaming Tang è uno scrittore immigrato queer che vive a Brooklyn, New York. Ha conseguito un Master of Fine Arts alla University of Alabama, e i suoi scritti sono stati pubblicati su riviste come AGNI, Lit Hub, Joyland Magazine e molte altre. Nel 2022-23 è stato borsista del Center for Fiction di New York. Cinema Love è il suo romanzo d’esordio.