Al cinema si può andare per almeno due motivi. Primo: per vedere vecchi film di guerra che celebrano l'eroismo della Cina di Mao Zedong. Secondo: incontrare e amare altri uomini gay, grazie anche alla bigliettaia Bao Mei che custodisce i segreti e favorisce le relazioni tenute a tutti nascoste.
Benvenuti al Cinema dei Lavoratori di Mawei, distretto nella provincia del Fujian. È lì che Secondo conosce e si innamora di Shun-Er, sposato con Yan Hua tramite matrimonio combinato. Le loro storie finiscono per collegare Cina e Stati Uniti nell'epopea dell'emigrazione cinese in America. Ecco spiegate le ambientazioni nel quartiere di Chinatown a New York. Ed ecco uno dei motivi per cui Cinema Love (esordio dell'americano Jiaming Tang, traduzione dall'inglese di Silvia Montis, Edizioni e/o, pp. 313, e 18,50, in libreria dal 4 settembre) s pia la vita, dalla prima infanzia alla vecchiaia, dei protagonisti. Tra le pagine, si riconosce l'impronta autobiografica dello scrittore: Jiaming Tang, persona queer, è immigrato a New York e ora vive nel quartiere di Brooklyn