Dopo Lupi di fronte al mare e Il cromosoma dell’orchidea ritorna il capitano Bosdaves e la sua Bari crepuscolare e sfuggente. All’ombroso carabiniere sono affidate le indagini sulla scomparsa di Samira, unica superstite della strage di una famiglia etiope, avvenuta molti anni prima nella palestra di un liceo. La sparizione della donna è l’inizio di un perfido progetto di vendetta, che Bosdaves dovrà svelare con l’aiuto del gaudente amico Ermanno e dell’intrigante Martina, fonte di languide tentazioni amorose. Nello scenario di un Sud che pare soccombere all’assalto di una criminalità lucida e pervasiva, emerge il passato di tre personaggi che ostentano la disfatta delle proprie esistenze: un cinico faccendiere che medita di trapiantarsi a Santo Domingo; una donna perseguitata dall’infelicità e amante di un sanguinario capoclan; un intellettuale tormentato dal desiderio di un impossibile riscatto. Una vicenda appassionante, che restituisce una Bari animata dall’epopea migrante e descritta nei suoi giorni più fulgidi, dedicati al culto di San Nicola, emblema di un ecumenico messaggio di salvezza.
Carlo Mazza
Carlo Mazza è nato a Bari nel 1956, dove ha sempre vissuto. Ha lavorato in banca per trentotto anni e tra i suoi interessi ha coltivato anche la scrittura teatrale. Con il personaggio di Antonio Bosdaves ha pubblicato per la collezione Sabot/Age i polizieschi Lupi di fronte al mare (Edizioni E/O 2011), incentrato sulle relazioni tra politica, finanza e sanità, finalista al Festival Mediterraneo del Giallo e del Noir 2012 e tradotto in lingua spagnola dalle Ediciones Seronda, Il cromosoma dell’orchidea (Edizioni E/O 2014), imperniato sui crimini ambientali, il racconto Valetudo, inserito nell’antologia Giochi di ruolo al Maracanà (Edizioni E/O 2016), e il romanzo Naviganti delle tenebre (Edizioni E/O 2018).