«Emozionante, divertente, intenso e drammatico».
Elle
«Una voce che incanta e al tempo stesso ci stringe dolorosamente».
Le Monde des livres
«Un’epopea romanzesca».
Le Figaro littéraire
«Una storia romanzesca all’ennesima potenza, piena di digressioni squisitamente orientali».
Télérama
In esilio a Parigi dall’età di dieci anni, Kimiâ, nata a Teheran, ha sempre cercato di tenere a distanza il suo paese, la sua cultura,
la sua famiglia. Ma i jinn, i genii usciti dalla lampada (in questo caso il passato), la riacciuffano per far sfilare una strabiliante serie d’immagini di tre generazioni della sua storia familiare: le tribolazioni degli antenati, un decennio di rivoluzione politica, il passaggio burrascoso dell’adolescenza, la frenesia del rock, il sorriso malandrino di una bassista bionda…
Un affresco fiammeggiante sulla memoria e l’identità; un grande romanzo sull’Iran di ieri e sull’Europa di oggi.
Premio 2016 per il miglior esordio letterario della rivista Lire.
Premio 2016 dello Stile.
Premio delle Librerie Folies d’Encre & L’Autre Monde.
Négar Djavadi
Négar Djavadi è nata in Iran nel 1969 in una famiglia di intellettuali che si sono opposti prima allo Shah e poi a Khomeini. A undici anni è arrivata clandestinamente in Francia. Laureatasi all’Insas, una scuola di cinematografia di Bruxelles, ha lavorato per molti anni dietro la macchina da presa prima di dedicarsi alla scrittura di sceneggiature. Vive a Parigi. Disorientale, il suo primo romanzo, ha ricevuto numerosi premi.