13 maggio 1506: Michelangelo sbarca a Costantinopoli, da cinquant’anni capitale dell’impero turco. Ha lasciato Roma, irritato con papa Giulio II che gli preferisce altri artisti, per accettare l’invito del sultano Bayazid il Giusto, che gli offre un compito e una sfida: disegnare un ponte che unisca le rive del Bosforo. Lo stesso progetto era stato affidato vent’anni prima a Leonardo da Vinci, e Michelangelo trova irresistibile la prospettiva di riuscire là dove il rivale ha fallito. Il fascino della città d’oro e di spezie lo avvolge e lo ammalia fin da subito: e tra paggi, schiavi, soldati, elefanti, scimmie, taverne oscure e freschi cortili si fanno avanti due figure ambigue e incantevoli che avvincono l’artista con il potere della danza, del canto, della poesia.
Mathias Enard
Mathias Enard è nato nel 1972. Dopo essersi formato in storia dell’arte all’École du Louvre, ha studiato arabo e persiano. Dopo lunghi soggiorni in Medio Oriente, nel 2000 si stabilisce a Barcellona, dove collabora a diverse riviste culturali. All’attività di professore di arabo all’università autonoma di Barcellona affianca quella di traduttore. Fra le sue opere ricordiamo Breviario per Aspiranti terroristi (Nutrimenti), Zona, Parlami di battaglie, di re e di elefanti (E/O), Via dei ladri (Rizzoli), L'alcol e la nostalgia (E/O), La perfezione del tiro (E/O), Ultimo discorso alla società proustiana di Barcellona (E/O), Parlami di battaglie, di re e di elefanti (E/O) e Il banchetto annuale della confraternita dei becchini (E/O). Con Bussola (E/O 2016) ha vinto il premio Goncourt e il Von Rezzori, ed è stato inoltre finalista al Man Booker International Prize e al Premio Strega Europeo.