«Ebbi così chiara coscienza che la mia fatica di studioso si inseriva nel vasto quadro di un movimento mondiale, che era anch’essa un momento di una vicenda di liberazione che stringeva assieme, su tutta la superficie della terra, nella complicazione e nella varietà delle situazioni locali, uomini diversissimi».
Ernesto de Martino
Nonostante sia considerato, a livello internazionale, uno dei maggiori innovatori dell'etnologia e della storia delle religioni, Ernesto de Martino appare oggi poco letto e studiato, quasi dimenticato dagli studiosi di antropologia, di post-colonialismo e di cultura popolare. Questi tre saggi rappresentano un invito alla riscoperta di uno degli intellettuali più originali che ha prodotto il nostro Novecento: da Intorno a una storia del mondo popolare subalterno, dove le riflessioni marxiste ci spingono “oltre Eboli”, passando per le epifanie e i canti popolari di Note lucane, fino a Il problema della fine del mondo, che indaga sul rapporto tra l’uomo, il mondo e il domani.
Ernesto de Martino
Ernesto de Martino (Napoli 1908 – Roma 1965) è stato uno storico delle religioni ed etnologo meridionalista italiano. Nel suo lavoro ha unito la filosofia storicistica crociana a un approccio multidisciplinare. Tra le sue opere più importanti si ricordano Naturalismo e storicismo nell’etnologia (1941) e Il mondo magico (1948).