Siamo negli anni ’90. Haruo ha diciassette anni e vive in una piccola cittadina di provincia nella regione del Tōhoku, nel nord del Giappone. È un adolescente solitario e problematico, trascorre buona parte del tempo nella sua stanza, davanti al pc. Durante la scuola media si era innamorato della compagna di banco Sakura, e per questo era stato preso di mira da alcuni coetanei. La sua passione, presto tramutata in ossessione, spinge dopo poco la ragazza al suicidio. La famiglia entra in conflitto con quella di Haruo e si ritiene soddisfatta solo quando quest’ultimo viene costretto a ritirarsi da scuola e a trasferirsi a Tokyo. Sempre più isolato, dopo alcuni infelici tentativi nel mondo del lavoro, Haruo si chiude nel suo monolocale dove elabora un piano per vendicarsi su tutti: fare irruzione nell’oasi protetta di Sadogashima, isola della prefettura di Niigata, e sterminare gli ultimi esemplari di Nipponia nippon, raro ibis crestato considerato tra i simboli del Paese. Si procura armi leggere e un equipaggiamento da combattente solitario e svolge un duro allenamento per migliorare le proprie abilità fisiche. Il costante equilibrio tra la suspense della preparazione e l’azione finale che conclude la vicenda, si accompagna con la descrizione attenta della psicologia deviata del giovane protagonista, rendendo il romanzo un’importante opportunità di riflessione sui disagi dell’età giovanile.
Abe Kazushige
Abe Kazushige è nato nel 1968 a Jinmachi, piccola frazione di una cittadina (Higashine) del Nord del Giappone. Si è trasferito a Tokyo per frequentare una scuola di cinema e ha cominciato a scrivere romanzi verso la metà degli anni Novanta. È autore di una dozzina di romanzi di successo e vincitore del premio Akutagawa e di altri prestigiosi premi letterari. Insieme a Furukawa Hideo, Machida Kō e alla moglie Kawakami Mieko, Abe Kazushige è unanimemente considerato dalla critica come uno dei migliori nuovi talenti della letteratura giapponese.