Straordinario bilancio umano e politico del ventesimo secolo, impetuoso racconto di avventure realmente accadute, sterminata galleria di personaggi memorabili, Memorie di un rivoluzionario è uno dei libri essenziali per capire la nostra epoca. Nell’appassionata vicenda politica e umana dell’autore si può leggere la parabola di una figura essenziale del Novecento, quella del rivoluzionario lasciato in solitudine dalle “masse” stanche e spaventate. Ma il bilancio che Serge ci consegna da questa esperienza di lotta e di solitudine non è quello cinico della separatezza della politica e della rinuncia agli ideali, bensì una lucida testimonianza di coraggio.
«Un libro unico».
Giuseppe Montesano – Diario
«La straordinaria bellezza di questo libro è nelle descrizioni dei personaggi».
Massimo Carlotto – Il Manifesto
Victor Serge
Victor Serge (1890-1947) trascorse un’infanzia e un’adolescenza vagabonde e segnate da un’insolita tensione alla conoscenza e al cambiamento. Anarchico, condannato a cinque anni di carcere per i suoi legami con membri della Banda Bonnot (di cui tuttavia condannò le scelte sanguinarie e disperate), militante pacifista nella Prima guerra mondiale e poi combattente contro i bianchi nella guerra civile russa, fu in prima fila nell’insurrezione di Barcellona e nella difesa di Pietrogrado, lavorò con Gor’kij, Trockij, Lenin. Dei bolscevichi ammirò la determinazione e la lucidità, ma ne criticò l’autoritarismo e fu deportato da Stalin.