L’ultimo romanzo dell’autore de Il leopardo delle nevi, vincitore di tre National Book Award.
«I giovani scrittori americani potrebbero studiare leggendo e rileggendo i libri di Peter Matthiesen. Ma naturalmente egli non era solo uno scrittore per scrittori: era per tutti i lettori. Era per il mondo».
National Geographic
In Paradiso è un romanzo che nasce dall’esperienza dell’autore che ha partecipato tre volte a dei ritiri spirituali zen ad Auschwitz. Nel romanzo il protagonista è Clements Olin, docente universitario e poeta di origini polacche, che decide di partecipare a un ritiro spirituale che si tiene a cinquant’anni dai mostruosi eventi che hanno inciso il nome del campo nella storia. Olin tornerà in quella Polonia che gli diede i natali portando con sé amare riflessioni sul proprio presente, vaghi dubbi sul futuro e un vergognoso segreto. Ma nulla di quanto ha dentro è sufficiente a prepararlo al turbinio di anime nel quale si troverà costretto ad aggirarsi. Le anime dei morti e quelle di quanti come lui hanno prendono parte a questo evento commemorativo: parenti delle vittime o dei colpevoli, ebrei, tedeschi, polacchi, francesi, americani, preti, monache, rabbini e monaci zen motivati dai sentimenti più vari: senso di colpa, rabbia, perdono, espiazione, volontà di capire le origini del male, puro e semplice voyeurismo, ragioni personali e familiari. In Paradiso è un libro importante perché ci mostra che è ancora possibile nonché dovuto riflettere su una tragica e fondamentale lezione che la storia ci ha dato e che noi, in quanto specie, ostinatamente ci rifiutiamo di imparare. E importante è anche la scrittura di Peter Matthiessen, una prosa densa e ricca, un cammino letterario intenso e potente che aiuta e quasi obbliga il lettore a sentire il peso di ciascuno dei passi che i prigionieri del Lager dovettero muovere su quella maledetta banchina dove si compiva il loro destino e per tanti versi anche nostro.