Una raccolta di testi per celebrare i cento anni dalla nascita del grande regista: un'intervista del 1992 con Goffredo Fofi e i saggi di Piergiorgio Giacchè, Emiliano Morreale e Gianni Volpi nati da un convegno sul "Fellini antropologo". Un omaggio al regista italiano che ha raccontato l'Italia con più assiduità, intelligenza e ironia.
Federico Fellini è nato a Rimini nel 1920. Sceneggiatore precocissimo e prolifico, costantemente immerso nel mondo della settima arte, è stato uno dei più importanti cineasti italiani, nonché maestro universalmente riconosciuto per la sua poetica, al contempo onirica e sospesa nel tempo dei ricordi, ma anche tragicamente ancorata alla realtà del suo tempo. Partendo da Lo sceicco bianco (1952), passando per La dolce vita (1960), 8 e mezzo (1963) e Amarcord (1974), fino ad arrivare a La voce della luna (1990), i suoi film hanno saputo descrivere, con un tocco estremamente caratteristico e personale, l’Italia e gli italiani di ieri, di oggi, di sempre.
Goffredo Fofi
Goffredo Fofi (Gubbio 1937) è diplomato maestro elementare e assistente sociale. Ha partecipato al lavoro di più riviste tra Torino, Milano, Napoli e Roma: “Quaderni rossi”, “Quaderni piacentini”, “Ombre rosse”, “Linea d’ombra”, “Dove sta Zazà”, “La terra vista dalla luna”, “Lo straniero” e “Gli asini”. Ha scritto e scrive di cinema e di letteratura per diverse testate. Il libro a cui tiene di più è L’immigrazione meridionale a Torino (Feltrinelli 1964, Aragno 2009). Per le nostre edizioni dirige la collana di pensiero radicale Piccola Biblioteca Morale.