Nel piccolo villaggio di Benimidori, Man’yō è un’orfana nata con il dono della chiaroveggenza, che dovrà proteggere come un terribile segreto. La sua vicenda si intreccia con quella della ricca e potente famiglia Akakuchiba, proprietaria di un’importante fonderia sulle montagne, e del suo complicato erede.
La figlia di Man’yō, Kemari, è estremamente creativa, disegna manga e trascorre la sua giovinezza ribelle insieme a una banda di motocicliste per cercare la sua strada nel mondo.
È Tōko, la figlia di Kemari, a narrarci questa storia: una autoproclamatasi “inutile” giovane donna, che non sembra avere ereditato le facoltà della nonna o il talento della madre, ma che si impegna a ricostruire le avventure, le disgrazie e gli amori della sua famiglia e a risolvere il mistero delle ultime parole pronunciate da Man’yō in punto di morte: «Sono un’assassina».
Il destino complicato di queste donne, raccontato in uno stile sognante da una voce capace di suscitare le più profonde emozioni, si unisce e forse riflette in un cinquantennio di drastici cambiamenti quello del loro paese, il Giappone.
Sakuraba Kazuki
Sakuraba Kazuki è nata nel 1979 nella prefettura di Shimane. Ha iniziato la sua carriera al college, scrivendo sceneggiature e fanfiction ispirate ai videogiochi. Con Red Girls, pubblicato dalle nostre edizioni nel 2019, ha vinto il Mystery Writers of Japan Award. Con Watashi no otoko (My Man), un racconto sull’amore incestuoso tra un padre e una figlia, nel 2008 ha vinto il Naoki Prize, cui è seguita una trasposizione cinematografica di Kumakiri Kazuyoshi nel 2014. È conosciuta per essere una nota bibliofila e legge più di 400 libri l’anno.