2005. I servizi segreti italiani ricevono un’informativa: un gruppo di immigrati musulmani che opera a Roma nella zona di viale Marconi sta preparando un attentato. Per scoprire chi siano i componenti della cellula viene infiltrato Christian Mazzari un giovane siciliano che parla perfettamente l’arabo. Christian inizia la sua indagine sotto copertura: per gli abitanti del quartiere diventa Issa un immigrato tunisino in cerca di un posto letto e di un lavoro. Il suo destino si incrocia con quello di Sofia una giovane immigrata egiziana che indossa il velo e vive nel quartiere assieme al marito Said alias Felice architetto reinventatosi pizzaiolo. Attraverso Sofia vediamo la cultura islamica con gli occhi di una donna alle prese con una vita coniugale complicata. Sofia ha però un grande sogno da realizzare. Nell’alternarsi delle voci di Issa e Sofia l’ironia e la satira dei luoghi comuni fanno di Divorzio all’islamica a viale Marconi una commedia nera in cui il serio e il grottesco il razionale e l’assurdo l’amore e la paura descrivono le contraddizioni della società italiana con un linguaggio originale che imita i “parlati” degli immigrati e degli italiani. In un susseguirsi di scene esilaranti e momenti ricchi di pathos di dialoghi frizzanti e arguti proverbi popolari si arriva a un avvincente finale a sorpresa che spiazza il lettore costringendolo con grande divertimento a riavvolgere la pellicola dall’inizio.
Amara Lakhous
Nato in Algeria nel 1970, Amara Lakhous ha vissuto diciotto anni in Italia e dal 2014 risiede negli Stati Uniti, dove insegna nel Dipartimento di Italiano all’Università di Yale. Scrittore bilingue in arabo e in italiano, con le Edizioni E/O ha pubblicato Scontro di civiltà per un ascensore a piazza Vittorio, tradotto in dieci lingue e adattato per il cinema nel 2010, Divorzio all’islamica a viale Marconi, Un pirata piccolo piccolo, Contesa per un maialino italianissimo a San Salvario e La zingarata della verginella di Via Ormea.