Pierre ha 27 anni e una vita segnata da gravi lutti, dolorosi abbandoni e burrascosi trascorsi con la giustizia. Col tempo e sotto la guida del vecchio Émile, allenatore dai modi spicci ma dal cuore grande, ha imparato a sfogare la rabbia con la boxe, fino ad arrivare a un passo dal titolo europeo. Anche in questo campo, però, il destino sembra remargli contro: pugile alla deriva, ha appena perso un combattimento di troppo. Il ragazzo, confuso e deluso, si rifugia nell’alcool e per integrare il magro stipendio da cameriere prende in considerazione l’offerta del suo amico Sergej, tassista e rifugiato politico, che gli propone di sbrigare un “lavoretto” per Lazlo, uno strozzino di sua conoscenza. Ma il giorno dopo Lazlo viene ritrovato morto e orrendamente torturato, e Pierre, accusato di omicidio, si ritrova d’un tratto catapultato in un intrigo molto più grande di lui. Incalzato da poliziotti francesi, ex membri della Legione straniera e criminali di guerra, Pierre è costretto ad affrontare i fantasmi che lo tormentano fin dall’infanzia e l’ennesima, tremenda delusione di sentirsi manovrato come un burattino e tradito da tutti coloro che riteneva amici. Come un aquilone non più trattenuto da alcun legame.
Philippe Georget
Philippe Georget è nato a Épinay-sur-Seine nel 1963. Dopo una laurea in Storia, si è dedicato al giornalismo, prima in radio e poi in televisione per France 3. Appassionato viaggiatore, nel 2001 ha fatto il giro del Mediterraneo in camper con la moglie e i tre figli, attraversando in dieci mesi Italia, Grecia, Giordania, Libia e altri paesi. Con D’estate i gatti si annoiano, suo romanzo d’esordio, pubblicato nel 2012 dalle nostre edizioni, ha vinto nel 2011 il Prix SNCF
du Polar e il Prix du Premier Roman Policier de la ville de Lens. Di Philippe Georget le Edizioni E/O hanno pubblicato anche In autunno cova la vendetta, Il paradosso dell’aquilone, La stagione dei tradimenti e Un ritornello non fa primavera.