Nei giorni dell’occupazione nazista una famiglia di ebrei romani in fuga trova rifugio in una canonica di campagna. Giacomo, il padre, è però costretto per lavoro a fare delle rapide sortite nella capitale, finché una sera non torna a casa. Elsa, con le due ragazze adolescenti, Milena e Dora, una volta tornata alla libertà dovrà farcela con le sue forze. Come è avvenuto l’arresto di suo marito? Chi ha parlato? Elsa non vuole che le figlie sappiano e che restino incatenate al passato e alla tragedia. Vuole che guardino avanti, al futuro. E così mentre Milena si aggrapperà alla sua bellezza come a un salvagente per lasciarsi portare dalla corrente senza mai scegliere, e Dora annasperà alla ricerca del proprio io, la verità che riuscirà a scoprire resterà sigillata dentro di lei. Ma il silenzio, non è solo la scelta di Elsa. Il silenzio è di tutti. Nessuno sa, nessuno (compresi gli ebrei) vuole sapere. Sulla Shoah si tace, come se fosse poco educato occuparsene. Ma la Storia non concede sconti: la fragile Dora per un atroce scherzo del destino si troverà legata affettivamente con il figlio del delatore di suo padre. E sarà proprio Dora infine, la più inerme, la più colpita, a demolire col suo grido la spaventosa cortina dell’oblio. Sullo sfondo della vita, della politica, dei tabù e del costume della società a cavallo degli anni Cinquanta, due giovani innocenti dovranno confrontarsi con le colpe della Storia.
Lia Levi
Lia Levi, di famiglia piemontese, vive a Roma, dove ha diretto per trent’anni il mensile ebraico Shalom. Per le nostre edizioni ha pubblicato: Una bambina e basta (Premio Elsa Morante Opera Prima), Quasi un’estate, L’Albergo della Magnolia (Premio Moravia), Tutti i giorni di tua vita, Il mondo è cominciato da un pezzo, L’amore mio non può, La sposa gentile (Premio Alghero Donna e Premio Via Po), La notte dell’oblio, Il braccialetto (Premio Rapallo), Questa sera è già domani, vincitore del Premio Strega Giovani 2018, Ognuno accanto alla sua notte e Insieme con la vostra famiglia. Nel 2012 le è stato conferito il Premio Pardès per la Letteratura Ebraica.