The Rapture, un fenomeno inspiegabile per il quale migliaia di persone svaniscono nel nulla in un istante. Alcuni perdono figli, genitori o consorti, altri conoscenti. Le vite sono sconvolte, il lutto è diffuso, le famiglie decimate. I sopravvissuti faticano a trovare un senso alle cose, combattono contro il dolore dell’abbandono e a loro volta tentano in vari modi di fuggire, mentre attorno a loro la realtà pare proseguire la propria corsa inerziale. I pochi sopravvissuti cercano di andare avanti malgrado tutto, alle prese con la banale quotidianità dell’American way of life nella cittadina di Mappletone. Al centro del racconto è la famiglia XY: la madre Laurie cerca rifugio all’angoscia nella setta dei Guilty Remnants, facendo voto di silenzio e abbandonando il tetto coniugale; sua figlia Jill, adolescente, spera invano che la madre ritorni mentre cerca rifugio in giochi sessuali che la lasciano ancora più svuotata di senso; suo fratello Tom sparisce di casa per seguire un guru che predica l’amore ma si rivelerà un truffatore; il padre, Kevin, cerca goffamente di parare i colpi della sventura e degli abbandoni con coraggiosi ma patetici tentativi di animare la comunità di cui è sindaco. In questo clima millenaristico paradossalmente calato nei supermercati e nelle borghesi periferie americane all’apparenza intatte, l’autore segue quanto di umano può restare nella vita di persone che hanno perso tanto, a volte tutto.
Tom Perrotta
Tom Perrotta è stato definito dal New York Times il “Checov americano” e ha conquistato il grande pubblico con il romanzo Little children (2004). L’autore ha ottenuto una candidatura all’Oscar per la migliore sceneggiatura non originale.