«Uno straordinario romanzo sudafricano su padri e figli che prende il lettore in contropiede». Robert Collins, Sunday Times
«Impeccabile e devastante». Shelf Awareness
«L’ultimo, affascinante romanzo di S.J. Naudé segue le tracce di un passivo scrittore sudafricano alle prese con una serie di disavventure e giunto alla resa dei conti con i suoi doveri di figlio… Naudé è uno scrittore eccezionale, capace di andare a fondo nella psiche dei suoi personaggi conservando al tempo stesso una stupefacente aura di mistero. Un libro che merita di essere letto da quante più persone possibile». Publishers Weekly
S.J. Naudé è l’astro nascente della letteratura sudafricana. Sulla scia di grandi scrittori connazionali come Damon Galgut (Booker Prize), J.M. Coetzee e Nadine Gordimer (ambedue premi Nobel), questo autore cinquantenne si sta imponendo a livello internazionale come un nuovo, sorprendente rappresentante di questa narrativa, segnata dalle esperienze dell’apartheid, dell’esilio, del confronto razziale, della frontiera.
Il protagonista del romanzo è un uomo gay sudafricano. A Londra, dove vive, incontra in una galleria d’arte due uomini serbi. Tra i tre si crea un rapporto strano. Non si capiscono bene le intenzioni dei due serbi: vogliono semplicemente fare amicizia oppure stanno architettando una truffa? I due si sistemano in casa del sudafricano e vivono a sue spese. Ci sono relazioni sessuali fra i tre uomini. Ma il sesso non sembra essere al centro del loro rapporto. Lo convincono a seguirlo in una vacanza in Serbia e il sudafricano si trova coinvolto in un’inquietante avventura a Belgrado. Poi l’azione si sposta a Città del Capo, dove il protagonista reincontra il ricco padre che lo aveva diseredato anni prima. Il vecchio sta morendo e propone al figlio, se vuole avere la sua eredità, di occuparsi di un cugino che vive in una remota regione del Sudafrica. L’inatteso incarico lo porterà a confrontarsi, prima con le gravi tensioni razziali che sussistono nel suo paese, poi, a seguito di un ennesimo colpo di scena, con una situazione ancora più straniante, in Giappone.
Tra atmosfere kafkiane, avventure esistenziali, scenari internazionali, Naudé racconta una storia piena di sorprese, di spiazzamenti, di personaggi inattesi, ed entra dalla porta principale nel novero dei grandi scrittori di oggi.
S. J. Naudé
S.J. Naudé (1970) è scrittore e avvocato. Ha pubblicato due raccolte di racconti e due romanzi. È stato insignito di numerosi premi, tra cui il Nadine Gordimer Short Story Award, il kykNET-Rapport e il premio per la miglior opera narrativa dell’università di Johannesburg. È stato l’unico scrittore sudafricano a vincere il premio Hertzog per due volte consecutive nei suoi cento anni di storia. Il suo romanzo d’esordio, The Third Reel, è stato finalista al Sunday Times Award. I suoi racconti sono stati pubblicati su Granta e altre riviste negli Stati Uniti, nei Paesi Bassi, nel Regno Unito. Vive a Cape Town.