In una fredda Anversa occupata dai nazisti, Wilfried Wils, poliziotto e aspirante poeta, è un ventenne in cerca d’identità; remissivo e ligio al dovere, si dibatte tra gli ordini contraddittori che gli impone l’Arma, le dimostrazioni antisemite in cui viene trascinato dall’insegnante di francese e le attività della Resistenza in cui milita l’affascinante amico e collega Lode. Durante le ronde notturne, le retate nelle strade del quartiere ebraico, le sbronze nelle birrerie e le feste nelle sale da ballo, Wilfried osserva, si domanda, partecipa, uccide, si lava la coscienza.
Con una lingua ruvida ma letteraria, Wil è la confessione sincera di un bisnonno che affida al nipote le proprie memorie, il racconto di una formazione in cui la tentazione di stare dalla parte dei forti è prepotente, tanto quanto impelle la necessità di restare umani.
«Wil dà vita a un inedito e fresco punto di vista a proposito di un’epoca sulla quale tutto sembra già essere stato scritto».
Knack
«Un altro libro sulla Seconda guerra mondiale? Jeroen Olyslaegers è riuscito a scrivere un romanzo che vale davvero la pena di leggere su un periodo storico inflazionato».
Knack
«Senza alcun dubbio uno dei romanzi fiamminghi migliori dell’anno».
Het Nieuwsblad
Jeroen Olyslaegers
Jeroen Olyslaegers (1967) è un giornalista, sceneggiatore e romanziere. Nel 2014 è stato insignito dell’Ark Prize for the Free World per il suo lavoro e il suo impegno sociale, nonché del premio Edmond Hustinx per la sua produzione teatrale. Jeroen Olyslaegers vive e lavora ad Antwerp, in Belgio.