Chi ha letto Cassandra ritroverà in quasi tutti i racconti di Christa Wolf l'ossessione ricorrente che caratterizzava la figura della figlia di Priamo: vedere il mondo con uno sguardo non subalterno. Fin da Martedì 27 settembre (racconto del 1960) questo motivo appare come un segno caratterizzante e confina con il desiderio di un'esistenza vigile. In Pomeriggio di giugno (1965) si accentua fortemente la critica del realismo socialista, mentre la sfera del privato si dilata sino ad assorbire tutto lo spazio narrativo. Mutamento di prospettiva (1970) apre la raccolta perché racconta l'infanzia e l'adolescenza dell'autrice. Con Unter den Linden la tecnica narrativa subisce un'impennata fortemente soggettiva. È una storia d'amore e di ribellione. A partire da Nuove considerazioni di un gatto (1970) e Autoesperimento (1972) la scrittura della Wolf approda a una nuova funzione. Essa deve incunearsi – arma ribelle dei gatti che sono pieni di mistero e delle donne – nell'universo univoco delle scienze e della ratio strumentale maschile.
Christa Wolf
Christa Wolf (1929-2011) è la più nota scrittrice contemporanea di lingua tedesca. Tra le sue opere ricordiamo: Riflessioni su Christa T., Il cielo diviso, Cassandra, Premesse a Cassandra, Nessun luogo. Da nessuna parte, Sotto i tigli, Guasto, Recita estiva, Che cosa resta, Pini e sabbia del Brandeburgo, Trama d’infanzia, Nel cuore dell’Europa, Congedo dai fantasmi, Medea, L’altra Medea, In carne e ossa, Un giorno all’anno. 1960-2000, Con uno sguardo diverso, La città degli angeli, August, Parla, così ti vediamo, Epitaffio per i vivi, tutte pubblicate dalle nostre edizioni.