Vincitore in Francia nel 2014 del Premio Médicis per il migliore romanzo straniero, Lola Bensky è uno straordinario e divertente viaggio nella fantastica swinging London e nei leggendari anni della rivoluzione rock.
Basato sull’esperienza dell’autrice da giovane come giornalista rock e figlia di sopravvissuti dell’Olocausto, Lola Bensky è un romanzo di straordinaria vivacità e anche una ricostruzione di un’epoca e di personaggi che hanno cambiato il nostro modo di vivere. È quindi insieme un romanzo divertente e un documento storico prezioso.
Lola Bensky è una diciannovenne australiana che uno scherzo del destino precipita a Londra nel mezzo del momento più creativo della storia del rock e del cambiamento dei costumi. È il 1967 e Lola, inviata di un giornale rock australiano, si trova a intervistare i mostri sacri di quella rivoluzione, mentre è alle prese con continue stravaganti diete per combattere il sovrappeso che l’accompagnerà tutta la vita.
Così prende il tè a casa di Mick Jagger (anche lui allora ventenne), presta le ciglia false a Cher, poi si sposta in California dove fa amicizia con un gentilissimo Jimi Hendrix, scambia confidenze sul sesso con Janis Joplin e odia Jim Morrison, che se la tira. Mentre vive questo sogno a occhi aperti, vede le gonne diventare sempre più corte e i capelli sempre più lunghi, è nell’occhio del ciclone che sta sconvolgendo le vite di milioni di persone, ma Lola resta anche la ragazzina provinciale di Melbourne con i genitori ebrei sopravvissuti alla fame e ai maltrattamenti nei campi nazisti, fissati con il peso della figlia.
Questo senso di colpa ereditato dai genitori sopravvissuti e “trasformato” in bulimia e sovrappeso s’incontra stranamente con la vita sregolata e totalmente nuova che condivide con gli eroi della rivoluzione degli anni Sessanta. Ma sarà proprio la sua posizione eccentrica all’interno di un mondo anch’esso eccentrico a darle la possibilità di uno sguardo particolarmente acuto su quello che sta succedendo e a trasformare la sua vita in un’incredibile avventura.