Se dico Svizzera, scommetto che subito qualche frescone sbadiglia e comincia a pensare alle belle contadinotte con le tette in fiore, alle vacche da latte e cioccolato, agli chalet confidenziali come i cantanti di una volta. O magari qualche arpagone pensa agli gnomi di Zurigo, ai conti cifrati, alle manovre sotterranee dei bancari senz’anima… Be’, amici cari, la Svizzera, se permettete, è questo, quello e tante altre cose ancora! È il paese delle spie, se non vi fa schifo, la sede per eccellenza di tutti i trafficanti d’armi del globo, di tutti i dittatori defenestrati. La sede ideale di tutte le organizzazioni terroristiche. Come la Mohari, tanto per farvi un esempio, la temibilissima fornitrice di armi ai ribelli: arabi, palestinesi, ebrei, curdi, indostani brigatisti, naristi, carlisti, dadaisti, i compagni del belcul, le fioriste di Sancacchio, le perpetue di Santana eccetera. Ed è proprio con la Mohari che il vostro Sanantonio d’oro deve andare a scontrarsi! Be’, mi raccomando, non state a sottilizzare sui metodi che dovrò usare di fronte a un drammatico caso di incoscienza. Non si guarda in faccia a nessuno!
Sanantonio
Nota dell'Editore
Nel ripubblicare la serie di Sanantonio a distanza di oltre quarant’anni dalla prima edizione nei gialli Mondadori (Le inchieste del commissario Sanantonio), abbiamo cercato di seguire il criterio dell’ordine cronologico delle edizioni originali francesi (iniziate nel 1949), che è diverso dall’ordine adottato da Mondadori.
Il nostro ordine cronologico è quindi più vicino a quello originale francese. Tuttavia non abbiamo potuto attenerci completamente a quest’ultimo perché abbiamo deciso di utilizzare solamente le eccellenti traduzioni di Bruno Just Lazzari dal momento che rendono magnificamente la lingua originale e brillantissima di Sanantonio e hanno uno stile omogeneo.
Se Lazzari ha tradotto la grande maggioranza dei romanzi di Sanantonio, ne rimangono però alcuni (soprattutto tra i primi delle edizioni Mondadori) che non sono stati tradotti da lui.
Approfittiamo così di questa nota per rendere omaggio alla qualità del lavoro di editori e traduttori italiani del passato, capaci di pubblicare con rigore ed estro opere anche molto popolari come lo è stata la serie di Sanantonio che ha venduto milioni di copie.