Dragutin Jovanović è sfuggito, ancora bambino, allo sterminio nazista dei rom. Nella sua storia, i più scorgono il marchio di un destino benigno che lo ha preservato fino a oggi, ormai anziano ma ancora punto di riferimento di un esteso campo rom italiano. Attorno a lui, e a ciò che ha saputo costruire con la sua fortuna, si snoda un romanzo che lega storie, culture e tempi diversi, in cui il protagonista è la comunità, con le sue regole e le sue tradizioni tramandate di padre in figlio come un peccato originale. Fanno da scenografia i racconti attorno al fuoco, i piccoli, rassicuranti riti quotidiani, le complicate relazioni tra nomadi di origini e culture diverse che molti di noi chiamano semplicisticamente “zingari”, ignari delle responsabilità politiche di chi ha offerto loro una prigione all’aperto senza fare distinzione tra vivere e sopravvivere. Ma La fortuna di Dragutin è altresì la storia di un amore in aperto contrasto con i princìpi della società rom. Anche per questo, tutto sembra disfarsi mentre incombe la sciagura finale, una disgrazia annunciata che nessuno dei protagonisti ha le risorse per allontanare. Con la mente alle cicatrici che la storia ha inferto al suo popolo tra la Seconda guerra e il conflitto balcanico, Dragutin si interroga sul vero significato della sua fortuna.
Gino Battaglia
Gino Battaglia è nato a Roma nel 1954. Laureatosi in Filosofia ha lavorato alla RAI, curando rubriche di carattere culturale e sociale, e ha svolto attività giornalistica per diversi periodici, occupandosi di temi sociali e religiosi. Ha viaggiato molto, soprattutto in Asia, svolgendovi anche studi e ricerche. Si è inoltre occupato di temi di marginalità sociale, impegnandosi anche personalmente, come nel caso dei rom, in iniziative di solidarietà con la Comunità di Sant’Egidio. Ha insegnato Storia dell’Asia presso l’Università per Stranieri di Perugia. Attualmente è docente del Master in scienza, filosofia e teologia delle religioni dell’Istituto Religioni e Teologia (ReTe) della Facoltà di Teologia dell’Università di Lugano. Il suo precedente romanzo, Malabar, è stato selezionato nel 2011 fra i 12 del Premio Strega.