Quando il tenente Osborne viene incaricato, in quanto esperto della questione maori, di indagare sul misterioso suicidio del collega Fitzgerald impegnato in un'indagine su un violento attivista maori, non immagina neanche lontanamente il ginepraio dai contorni indefiniti e sanguinari in cui si sta per cacciare. Osborne sa bene che la violenza latente nella comunità è alimentata dalla silenziosa segregazione a cui i pakeha, cioè i bianchi, hanno condannato i maori fin dai tempi della colonizzazione inglese. Le sue indagini lo porteranno a scoprire l'esistenza di una guerra intestina fra i vertici del potere bianco invischiati in un complotto razzista, e una banda di fanatici adepti di un antico culto anticolonialista capeggiata da un macabro tatuatore. Con uno stile vibrante e mozzafiato, Férey ci trascina fra teste mozzate e piogge di piombo, droghe esotiche ed elaborati tatuaggi di guerra tenedoci fino all'ultimo con il fiato sospeso. Un pulp raffinato, imperdibile per gli amanti del genere.
L'autore
Caryl Férey
Caryl Férey è nato nel 1967. Si è imposto all’attenzione del pubblico con Haka e Utu, due noir ambientati tra i Maori, per i quali ha ricevuto prestigiosi premi, e con Zulu, pubblicato in Italia da Mondadori nella collana Strade blu.