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Letteratura inglese

Keiran Goddard

Keiran Goddard

Keiran Goddard è cresciuto a Shard End, Birmingham, in una famiglia operaia. Quando aveva quindici anni, un insegnante ha iniziato a prestargli libri facendolo innamorare della lettura. Ha continuato a studiare ottenendo un posto all’Università di Oxford attraverso un programma per studenti provenienti da ambienti svantaggiati. È autore di un libretto di poesie (Strings) e di due raccolte complete di poesie (For the Chorus e Votive). La raccolta con cui ha esordito è stata selezionata per il Melita Hume Prize ed è stata la seconda classificata al William Blake Prize. Tiene conferenze nel mondo su temi legati al cambiamento sociale e fa ricerca sui diritti dei lavoratori, il futuro del lavoro, l’automazione e il sindacalismo. Clessidra ha vinto il Premio Desmond Elliott 2022.

Tutti i libri di Keiran Goddard

Ultime recensioni

  • Un po' romanzo, un po' poesia. Clessidra racconta con uno stile più similea quello di un componimento poetico che alla prosa la storia di un amore: un amore strampalato e disperato come il suo protagonista, ma non per questo meno amore.
    — Airone, 5 maggio 2023
  • Il romanzo d'esordio del poeta britannico Keiran Goddard ha uno schema classico: un ragazzo incontra una ragazza, la ama, la perde. Ma il risultato - una serie di riflessioni intime, anticonformiste e spesso esilaranti su una relazione - è una sorpresa divertente. A prima vista,...
    — Internazionale, 21 aprile 2023
  • Un libro che vive di frammenti. Frammenti di una, due o poche righe, che a volte si combinano in riprese, rilanci, correzioni; altre volte si giustappongono a creare contrasti, dissapori, rimodulazioni. Frammenti di passato, presente e futuro. Frammenti che non hanno paura di...
    — Critica Letteraria, 13 aprile 2023
  • Inizio: «All'epoca tutto contava. Ci guardavamo da una parte all'altra delle stanze». Svolgimento: «I giorni in cui non c'eri erano i giorni in cui avevo lo stomaco pieno di uccelli rumorosi». Fine: «C'è il momento prima che tu te ne vada in cui mi accorgo che ti dicevo...
    — Vanity Fair, 12 aprile 2023

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