Darwin fu sicuramente un rivoluzionario, ma non tanto per il concetto di evoluzione, di cui fu in realtà più erede e diffusore che non ideatore, quanto per l’affermazione del cambiamento come necessità incessante, biologicamente benefica e connaturata all’esistenza. A due secoli di distanza, la teoria dell’evoluzione si rivela ancora irriducibile a ogni piano progressista e consolatorio, all’ideale di una scienza che muove su percorsi lineari; i suoi princìpi confutano tuttora i pregiudizi più radicati nel pensiero occidentale e l’idea della benevolenza del creato, del suo ordine e di un progetto supremo e l’illusione che la natura possegga una struttura prevedibile con un percorso interpretativo, e renda dunque possibile un suo controllo e dominio. Questa breve antologia raccoglie brani fondamentali da L’origine della specie e L’origine dell’uomo, da Viaggio di un naturalista intorno al mondo e dal manoscritto Darwin-Wallace.
Charles Darwin
Charles Darwin (1809-1882) è stato un biologo, naturalista, antropologo, geologo ed esploratore inglese. In L’origine delle specie per selezione naturale del 1859, formulò la teoria dell’evoluzione degli esseri viventi attraverso una «selezione naturale» che favorisce, negli individui, le variazioni utili alla lotta per l’esistenza. La sua teoria scientifica dell’evoluzione per selezione naturale divenne il fondamento dei moderni studi evoluzionistici. A quest’opera seguì L’origine dell’uomo del 1871, dove Darwin approfondisce la teoria della discendenza dell’uomo e della scimmia da un comune antenato. Darwin ebbe un influsso decisivo sulla letteratura del secondo Ottocento, contribuendo all’avvento del naturalismo.