1986. Adrien, Étienne e Nina si conoscono in quinta elementare. Molto rapidamente diventano inseparabili e uniti da una promessa: lasciare la provincia in cui vivono, trasferirsi a Parigi e non separarsi mai.
Tommaso voleva fare l’ingegnere ed era già avviato a una brillantissima carriera quando ha scoperto di avere un desiderio ancora più grande e irrefrenabile: fare il figlio. Un’aspirazione tutt’altro che ordinaria per chi, come lui, è stato abbandonato in tenera età e non ha mai avuto genitori.
Michel Bussi parte dalla sua Normandia per condurci in Alvernia passando per i Paesi Baschi, in un romanzo in cui mescola la suspense di cui è maestro ai sentimenti che sconvolgono una madre alle prese con la scomparsa di un figlio.
Tommaso voleva fare l’ingegnere ed era già avviato a una brillantissima carriera quando ha scoperto di avere un desiderio ancora più grande e irrefrenabile: fare il figlio. Un’aspirazione tutt’altro che ordinaria per chi, come lui, è stato abbandonato in tenera età e non ha mai avuto genitori.
Michel Bussi parte dalla sua Normandia per condurci in Alvernia passando per i Paesi Baschi, in un romanzo in cui mescola la suspense di cui è maestro ai sentimenti che sconvolgono una madre alle prese con la scomparsa di un figlio.
Un affresco omerico in cui si mescolano carnefici e vittime, eroi e perfetti sconosciuti, deportati o vittime di genocidio, mercenari e testimoni, pittori e letterati, evangelisti e martiri...