Un romanzo che ha per protagonista l’affascinante metropoli capitale della Colombia.
«Santiago Gamboa, scrittore colombiano che già al suo primo romanzo uscito a metà degli anni '90 era stato generosamente salutato da Vàzsquez Moltalbàn come degno successore di Garcìa Màrquez, è senz’altro un autore dalla lingua lussureggiante, ma i suoi temi non hanno nulla di magico, semmai di iperrealista».—La Stampa
Orfano dall’età di sei anni – i genitori sono morti in un incendio –, il filologo protagonista del romanzo, grazie al denaro di un premio letterario, può comprarsi una casa a Bogotá nel quartiere della sua infanzia. Vi abiterà con l’anziana zia che l’ha adottato, ex funzionaria dell’onu e militante di sinistra, donna colta e raffinata, con la quale ha condiviso una vita nomade all’estero. La ricerca di un luogo da sentire come proprio, la nostalgia del passato, il ricordo di viaggi, incontri, scoperte e amori sono il filo conduttore di una storia che si sviluppa a partire dalla descrizione delle varie stanze della casa, ciascuna dotata della sua speciale magia evocativa. Da lì il filologo, con l’aiuto del fido autista, muove alla scoperta degli aspetti più inquietanti della città – covi di drogati, spettacoli di sesso dal vivo, persino una festicciola omoerotica di nazisti –, che non somiglia più a quella della sua adolescenza. Non meno drammatiche sono le rivelazioni personali che lo attendono in un baule, alla morte della zia, e che lo spingeranno sull’orlo del suicidio.
Con la consueta abilità Santiago Gamboa costruisce un racconto a tratti intimista e ricco di elementi autobiografici che ha per protagonista anche Bogotá, la cittadina provinciale degli anni giovanili e la caotica metropoli odierna.
Santiago Gamboa
Santiago Gamboa è nato a Bogotá nel 1965. Tra i suoi romanzi ricordiamo Gli impostori, Ottobre a Pechino, Perdere è una questione di metodo e Vita felice del giovane Esteban. Dello stesso autore le Edizioni E/O hanno pubblicato Morte di un biografo, Preghiere notturne, Una casa a Bogotá e Ritorno alla buia valle.