Al centro di questo romanzo di Christa Wolf, uno dei suoi libri più belli, si muovono i poeti Heinrich von Kleist e Karoline von Günderrode. Figli delusi della loro epoca, non hanno spazio «in nessun luogo, da nessuna parte». Christa Wolf immagina di vederli insieme, in un pomeriggio d’estate del 1804, sulle rive del Reno. Sono giovani, eppure prossimi alla fine. Karoline si ucciderà nel 1806, Kleist nel 1811. Nel salotto dove avviene il loro incontro si danno appuntamento personaggi illustri, poeti e scienziati di quell’epoca romantica a cavallo tra una Rivoluzione che va esaurendosi e la Restaurazione strisciante. I due poeti rappresentano una generazione che deve produrre nuovi modelli di vita perché i modelli del passato non valgono più. Sono stranieri in patria, battistrada senza seguito, entusiasti senza eco, voci senza risonanza. Isolati, esclusi da ogni possibilità di azione, relegati e confinati nell’avventura dell’anima, sono consegnati inermi ai propri dubbi, alla disperazione, alla sempre più viva certezza del fallimento. Christa Wolf ricostruisce con maestria un’epoca, un’atmosfera; e una sensibilità che ci appare straordinariamente moderna.
Christa Wolf
Christa Wolf (1929-2011) è la più nota scrittrice contemporanea di lingua tedesca. Tra le sue opere ricordiamo: Riflessioni su Christa T., Il cielo diviso, Cassandra, Premesse a Cassandra, Nessun luogo. Da nessuna parte, Sotto i tigli, Guasto, Recita estiva, Che cosa resta, Pini e sabbia del Brandeburgo, Trama d’infanzia, Nel cuore dell’Europa, Congedo dai fantasmi, Medea, L’altra Medea, In carne e ossa, Un giorno all’anno. 1960-2000, Con uno sguardo diverso, La città degli angeli, August, Parla, così ti vediamo, Epitaffio per i vivi, tutte pubblicate dalle nostre edizioni.