La tragica storia di un amore impossibile: il giovane e povero Chanan non può sposare l’amata Lea. Disperato Chanan muore e la sua anima entra nel corpo di Lea. La tradizionale demonologia ebraica chiama questa possessione “dibbuk” figura centrale nel mondo del del misticismo ebraico che rappresenta l’annullamento del confine tra terreno e ultraterreno tra razionale e magico. Un dibbuk è nella tradizionale demonologia ebraica un’anima in pena erratica derelitta infranta sospesa tra due mondi l’anima di un morto che si reincarna uno spirito non acquietato perchè morto di morte violenta e che cerca di soddisfare la sua avidità di vita entrando nel corpo di un vivo.
Sholem An-Ski
Il suo vero nome era Shlomo Seinvel Rapapport, ed era nato nel 1863 nella Russia Bianca.
Fu soprattutto un militante politico di fede socialista che difendeva le sorti dei contadini. Solo nella seconda parte della sua vita si interessò all'ebraismo, cercando di riaccostarsi alle tradizioni della sua terra (su cui raccolse molto materiale) e aderendo ad organizzazioni politiche ebraiche, integrando in esse la sua passione sociale.
Divise la sua vita tra Russia e Parigi, e morì nel 1920 dopo aver prestato soccorso negli anni della prima guerra mondiale agli ebrei, di nuovo perseguitati. Scrisse poesie e inni, ma è famoso per il dramma Il Dibbuk, scritto in yiddish, che ebbe un enorme successo dopo la sua morte.