Il suo vero nome era Shlomo Seinvel Rapapport, ed era nato nel 1863 nella Russia Bianca.
Fu soprattutto un militante politico di fede socialista che difendeva le sorti dei contadini. Solo nella seconda parte della sua vita si interessò all'ebraismo, cercando di riaccostarsi alle tradizioni della sua terra (su cui raccolse molto materiale) e aderendo ad organizzazioni politiche ebraiche, integrando in esse la sua passione sociale.
Divise la sua vita tra Russia e Parigi, e morì nel 1920 dopo aver prestato soccorso negli anni della prima guerra mondiale agli ebrei, di nuovo perseguitati. Scrisse poesie e inni, ma è famoso per il dramma Il Dibbuk, scritto in yiddish, che ebbe un enorme successo dopo la sua morte.