La piccola Jeanne nasce e cresce in una splendida regione montana della Svizzera dalla natura incontaminata. Eppure, la sua vita è tutt’altro che idilliaca. Figlia di un padre mostro, fin da bambina vive scene quotidiane di violenza inaudita. L’uomo è un alcolizzato sadico che sottopone lei, la sorella e la madre a continue angherie, e l’unico desiderio di Jeanne è andarsene il prima possibile da quella casa infernale. Ci riesce grazie ai suoi eccellenti risultati scolastici, e a Losanna, nella grande città, è finalmente libera dalla minaccia paterna, ma non per questo è felice. La paura ha messo radici in lei, le ha inaridito il cuore, l’ha resa una donna incapace di provare sentimenti diversi da una rabbia sorda che la corrode da dentro. La sua vita sarà una ricerca costante del sentirsi viva, sensazione che percepisce solo nuotando nelle limpide acque del lago Lemano. Ci riuscirà alla fine di un percorso che attraverso il lavoro, un battello fluviale e intensi rapporti affettivi con uomini e donne la riporterà sulle montagne, nel paese delle sue origini.
Sarah Jollien-Fardel
Sarah Jollien-Fardel è nata nel 1971 ed è cresciuta in un paesino del distretto di Hérens, nel Vallese. Dopo aver vissuto vari anni a Losanna è tornata ad abitare nel cantone d’origine. La sua preferita è il suo primo romanzo, con cui ha vinto il Prix Goncourt des détenus, il Choix Goncourt de la Suisse e il Prix du roman FNAC.