«Una miscela di surrealismo stilizzato e straziante realismo».
LitHub
«Di cupa bellezza, condite di poesia, queste storie disparate si intrecciano in una narrativa che spazia dalla corruzione del governo alla privatizzazione dell’acqua, dai pericoli dell’estrazione del petrolio per un miraggio di ricchezza all’imbastardimento della religione a vantaggio del profitto. Una canzone d’amore per una città torturata e disperatamente problematica che sta attraversando notevoli trasformazioni».
Publishers Weekly
In un condominio fatiscente nella città angolana di Luanda le famiglie lavorano, ridono, fanno progetti e se la cavano. Al centro di tutto c’è il malinconico Odonato, nostalgico della terra della sua giovinezza e alla ricerca del figlio perduto. Mentre la sua speranza svanisce e la città cambia diventando irriconoscibile, la carne di Odonato diventa trasparente e il suo corpo sempre più senza peso. Accanto alla sua, diverse altre storie si intrecciano nella narrazione, andando dal tragico al comico, dal surreale al quotidiano, culminando in una rappresentazione della Luanda del prossimo futuro. Un’accattivante miscela di realismo magico, feroce satira politica, commedia tenera e sperimentazione letteraria, Trasparenti offre un ritratto avvincente e gioioso dell’Africa urbana e colloca Ondjaki tra gli scrittori più affermati del continente.
Ondjaki
Ondjaki (pseudonimo di Ndalu de Almeida) è nato a Luanda nel 1977. Comincia a scrivere molto presto, si laurea in sociologia a Lisbona, studia cinema a New York. Ha al suo attivo più di trenta titoli, tra libri di racconti, romanzi, poesia, teatro e libri per l’infanzia e i ragazzi.
È uno dei registi del documentario Oxalá cresçam pitangas – histórias de Luanda, una coproduzione tra Angola e Portogallo, e membro del sindacato degli scrittori dell’Angola.
Tradotto in molte lingue, tra cui inglese, francese, spagnolo, italiano, tedesco, serbo, svedese e polacco, quattro suoi precedenti libri sono già comparsi in italiano.
Ha vinto, fra gli altri, il Prémio Sagrada Esperança (Angola, 2004) per E se amanhã o medo, il Grande Prémio APE (Portogallo, 2007) per Os da minha rua, il Grinzane for Africa Prize nella categoria Best Young Writer (Etiopia/Italia, 2008), il Prémio FNLIJ e in Brasile il Prémio Jabuti, nella categoria “letteratura per ragazzi”, per AvóDezanove e o segredo do soviético (Seguinte 2010). Con Trasparenti ha vinto nel 2013 il premio Saramago e nel 2016 il premio Littérature-Monde in Francia, nella categoria letteratura non francese. Nel 2012 il Guardian lo ha indicato tra i suoi “Top Five African Writers”. Attualmente vive in Angola dove gestisce la libreria Kiela e la casa editrice Kacimbo.