Una variegata galleria di personaggi: burocrati, giornalisti, qualche ministro, affaristi e delinquenti, anima le pagine di questo romanzo ambientato in un fatiscente condominio di Luanda, in Angola, città dalle mille facce e ancora segnata da decenni di guerra civile che hanno insanguinato il Paese. La storia di Odonato, che la povertà rende senza peso e trasparente e i cui occhi non sanno più piangere come una volta, si intreccia a quella di tanti altri che cercano in qualche modo di arrangiarsi per vivere. L’autore, voce fresca della letteratura angolana, mescola realismo magico e pungente satira politica per raccontare della corruzione del governo e dei pericoli legati all’estrazione del petrolio, dando corpo a una canzone d’amore per la sua città proiettata nel futuro.