Milo è tra le più antiche delle anime, si è reincarnato 9.995 volte e, mai una volta, ha vissuto una vita tate da poter raggiungere la Perfezione e diventare cosi una SuperAnima. Perché nel mondo ultraterreno di Reincarnation Blues di Micheal Poore, ogni anima ha 10mila possibilità per riuscire a varcare la Porta del Sole diventare un tutt'uno con l'Anima universale. Altrimenti il rischio è finire nel Nulla Cosmico.
Ad alcune persone bastano poche vite per raggiungere La Perfezione - al Buddha ad esempio, solo una -, ma Milo non ne vuole proprio sapere, ci ha preso gusto a percorrere questo viaggio di morte e rinascita, non riesce a comprendere il modo per raggiungere l'agognato traguardo e, soprattutto, è terrorizzato di perdere il suo unico grande amore, che è la Morte stessa, incarnata in una donna timida, scomoda nel ruolo assegnatole, e che si fa chiamare Suzie. La Morte, che altro non è che un bacio o una lieve carezza sulla fronte, "...una porta. Ci passi attraverso più e più volte, ma ogni volta ti terrorizza". Così, Milo è un surfista cinquantenne che dà saggi consigli e che viene divorato da uno squalo; è un bambino nano asiatico che si fa catapultare dall'altra parte del dirupo per salvare il suo villaggio dai barbari; è uno psicopatico con la passione delle armi, innamorato di una squilibrata e che muore in un banale incidente stradale; è un ragazzino telecinetico del futuro, torturato dalla colonia penale in cui è stato condannato a vivere e in cui ogni briciolo di umanità sembra svanita; è un discepolo del Buddha, di cui ne diventa l'assassino; è un giocoliere che lancia in aria elefanti, un albero che vive 500 anni, un grillo tenuto in gabbia da una bimba giapponese.
Ogni vita lo porterà a una maggiore conoscenza del mondo, dell'universo e dello spirito umano. E anche se, alla fine, "odio nascere, è disgustoso", Milo deciderà di ritornare in vita ancora una volta e lo farà per non rischiare di perdere Suzie.
Quello di Reincarnation Blues è un viaggio psichedelico tra passato e mondi futuri, tra ciò che gli errori e le intolleranze degli esseri umani potrebbero arrecare al grande equilibrio universale. È un inno alla Vita e all'Amore, anche il tema centrale del libro è la Morte. Si incontrano personaggi meravigliosi come San Francesco ed Emily Davinson, una delle prime suffragette, impegnata nella Lotta per La conquista del diritto di voto per le donne. E tutto è affrontato con leggerezza e ironia e lascia un senso di serenità e armonia al viaggio della Vita che si sta vivendo. Speriamo che questa sensazione rimanga anche in quelle che verranno.