Milo, il protagonista (per rendere l’idea di questo libro basta dire che lo incontriamo nella prima pagina, mentre sta per essere divorato da uno squalo) è un’anima antica. Si è reincarnato 9.995 volte, passa molto tempo nell’aldiqua e nell’aldilà (un luogo assai simile alla Terra con tanto di appartamenti, strade, piazze e negozi), ha una relazione con la Morte, chiamata affettuosamente Suzie, che lo attende a ogni trapasso per trascorrere qualche giorno di “normale” vita di coppia, e ha per consigliere due megere che cercano di indirizzarne il karma. Nelle sue esistenze è stato grillo, vedova, monaco, soldato, albero, giocoliere, criminale in una colonia penale del futuro... Ma pur avendo millenni di esperienza non sa che le anime non sono eterne e che gli rimangono soltanto cinque vite per raggiungere la perfezione prima di essere risucchiato nel grande nulla. Un romanzo stupefacente
che scoppietta come il popcorn, su vita, morte, scelte, possibilità. Su quello che
ci rende migliori. E dà senso a quel transito terrestre che chiamiamo vita. ★★★★