5 luglio 2018, festa dell’Indipendenza algerina. Il potentissimo Miloud Sabri, eroe della guerra di liberazione, viene trovato morto nella sua lussuosa villa di Orano. Un dettaglio attira l’attenzione del colonnello Karim Soltani, a capo dell’indagine: alla vittima è stato mozzato il naso. La mutilazione parla da sé, perché è la stessa che usavano i membri del Fronte di Liberazione Nazionale per marchiare a vita i traditori. Il giallo dell’uccisione di Miloud proietta così Soltani nel passato torbido della Nazione, finché più di una verità a poco a poco non verrà a galla. Con una prosa limpida che ritrae la realtà senza fare sconti, Amara Lakhous racconta una storia densissima di tradimenti personali consumati all’ombra di un tradimento più grande: quello degli ideali rivoluzionari, di un sogno collettivo sacrificato sull’altare dell’individualismo e della corruzione.
Amara Lakhous
Nato in Algeria nel 1970, Amara Lakhous ha vissuto diciotto anni in Italia e dal 2014 risiede negli Stati Uniti, dove insegna nel Dipartimento di Italiano all’Università di Yale. Scrittore bilingue in arabo e in italiano, con le Edizioni E/O ha pubblicato Scontro di civiltà per un ascensore a piazza Vittorio, tradotto in dieci lingue e adattato per il cinema nel 2010, Divorzio all’islamica a viale Marconi, Un pirata piccolo piccolo, Contesa per un maialino italianissimo a San Salvario e La zingarata della verginella di Via Ormea.