Il numero di titoli di narrativa giapponese tradotti è in costante crescita, e spicca una saga al femminile, quella di Red Girls di Sakuraba Kazuki, tre generazioni di donne dal dopoguerra ad oggi, uscita per E/O edizioni.
Nelle pagine del libro si fa per prima la conoscenza con Man’yō, bambina lasciata da una popolazione montanara nomade nel villaggio di Benimidori ad una coppia che la adotta e che fin da piccola mostra doti di chiaroveggente, prevedendo spesso la morte di persone care e vicine a lei, mentre la sua vita si incrocia con quella della ricca famiglia Akakuchiba, proprietaria di una fonderia che cambierà il volto di un luogo rimasto inalteratto nei secoli, aprendo la strada verso il Giappone moderno, ma anche con quella del tormentato erede di questa famiglia.
La figlia di Man’yō è Kemari, una ragazza ribelle che cresce nel Giappone sempre più industriale degli anni Settanta, vivendo per parecchio tempo come teppista e parte di una banda di motocicliste che stravolgono la tranquillità del suo luogo natale. Kemari racconterà poi la sua esperienza in uno shojo manga di successo, un successo che la travolgerà e soffocherà la sua vita.
A sua volta Kemari mette al mondo Tōko, l'io narrante della storia, specchio dei giovani e giovanissimi del Giappone di oggi, alle prese con la crisi di un mondo che cambia, una ragazza che vede suoi coetanei diventare hikikomori e che si perde dietro lavoretti senza futuro, si autoproclama inutile visto che non ha ereditato le facoltà della nonna e nemmeno il talento artistico della mamma.
Ma sarà Tōko a cercare di scoprire un mistero della sua famiglia, legato agli ultimi momenti di vita di Man’yō, che poco prima di morire ha detto Sono un'assassina, scoprendo forse il suo posto nel mondo e uno scopo da dare alla sua vita.
Una storia che racconta la grande Storia, alternando toni da romanzo storico, sociale e di genere fantastico, con toni che più che autori e autrici giapponesi ricordano due grandi modelli dell'autrice, appassionata bibliofila, Gabriel Garcia Marquez e Isabel Allende.
Red Girls è un modo per scoprire come è cambiato il Giappone, in maniera nemmeno poi tanto lontana dall'Occidente, attraverso le sue donne, con il passaggio da una società agricola e arcaica ad una post modernità non priva di problemi, in un intreccio originale dove chiunque ami il Paese del Sol levante in tutti i suoi aspetti, dai film di Akira Kurosawa ai manga e anime, troverà qualcosa da scoprire.
Una storia fantastica e realistica, per capire un Paese fondamentale nell'immaginario contemporaneo e trovare magari dentro qualcosa del mondo in generale, tra lutti, gioie, affetti, voglia di vivere, ricerca della verità e di un posto nel mondo, ribellione, conformismo e capacità di essere se stessi.