Vale la pena di aprire una bella parentesi a tema riproposizioni e ritraduzioni, cominciando dal primo volume della saga di Otori. Questa trilogia (a cui negli anni si sono aggiunti un paio di volumi extra), già approdata anni orsono in Italia grazie a Mondadori, ha una storia molto affascinante. Dietro lo pseudonimo di Liam Hearn si cela infatti la scrittrice per ragazzi Gillian Rubinstein, classe 1942 e una vita spesa in Australia.
Desiderosa di scrivere un titolo destinato a un'anagrafica un po' più adulta del solito, Rubinstein partorì il primo volume della saga di Otori, raccogliendo un successo clamoroso: 5 milioni di copie vendute in oltre 40 paesi. A stregare i lettori furono le fascinazioni di un feudalesimo fittizio che richiama da vicino la cultura e le tradizioni giapponesi, cn una spruzzata di elemento fantastico.
Non è difficile capire perché Edizioni E/o abbia deciso di tentare questo esperimento: il respiro avventuroso, la cultura affascinante che reinterpreta (il titolo fa riferimento a un pavimento in legno che tiene l'imperatore al sicuro, perché "canta" appena chiunque lo calpesti al di fuori di un percorso segreto) e la scorrevolezza di lettura lo rendono adattissimo ai giovanissimi lettori, ma anche agli adulti che hanno apprezzato un'opera young adult come la saga dell'Attraversaspecchi. La traduzione è di Laura Serra.