Dal “Cantico di Natale” di Charles Dickens, ci provano in molti a scrivere una grande storia di natale, in pochissimi ci riescono. Se poi tra quelli ai quali riesce l’impresa c’è qualcuno che ce la fa non lasciando a casa la comicità, allora tocca dire a tutti di leggerlo. Quel qualcuno è Craig Johnson – un cowboy del noir – la sua storia si chiama “Il volo di Natale” (edizioni e/o), è un romanzetto del 2013, ma ancora oggi tiene benissimo il tempo. Siamo nel Wyoming, nell’ufficio dello sceriffo Walt Longmire – che ha dalla sua una serie televisiva – nella Contea di Absaroka, fuori nevica, è la vigilia di natale e tutto sembra filare liscio, fino a quando entra una giovane donna orientale per far ricordare a tutti quello che era accaduto anni prima. Craig Johnson è bravissimo a far volare un vecchio bombardiere della seconda guerra mondiale e a mettere insieme per una missione del bene una sgangheratissima squadra di soccorritori degna del miglior Terry Gilliam, applicando le regole di Dickens: presa di coscienza, rimorso e bontà: mescolare, agitare e servire.