Piacevole libro che ha per protagonista un anziano, contornato da un gruppo di amici tutti alle prese con il tempo da riempire e gli acciacchi dell’età, con una missione da compiere: rapire Silvio Berlusconi.
Una storia esilarante. Si ride molto. Ci si commuove. Si riflette.
Si parla di speranze e delusioni, della lotta fatta da giovani, da partigiani, contro un potere estraneo e nemico, e della lotta fatta da vecchi, dopo anni e anni in cui la speranza in un nuovo mondo ha condotto solo a una moderna forma dittatoriale che la banda degli invisibili non vuole accettare e in cui non si riconosce.
C’è però un modo per prendersi una rivincita. Proprio come accade in questo libro.
Una colonna sonora fatta di canti partigiani, di inni alla lotta, di speranza verso il futuro e di tenacia.