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Di cosa parliamo quando parliamo di Russia? Un viaggio letterario

Autore: Matilde Quarti
Testata: Il Libraio
Data: 3 giugno 2019
URL: https://www.illibraio.it/russia-libri-1041161/

Sempre di casa e/o, ma uscito a ottobre 2018, è invece un libro difficilmente incasellabile in un genere: La santa Tenebra di Levan Berdzenišvili. In questo caso si torna indietro di qualche decennio, alla fine degli anni Ottanta, per entrare in una narrazione molto specifica. Berdzenišvili, fondatore del Partito repubblicano della Georgia, sperimenta infatti per tre anni la prigionia del Gulag: un ambiente per forza di cose chiuso, i cui prigionieri politici rappresentano la vasta geografia dell’Unione Sovietica. Quella di Berdzenišvili è una sorta di Spoon River in cui, un capitolo dopo l’altro, si affacciano tutti i compagni dei suoi tre anni di prigionia: georgiani come lui, armeni, russi, ucraini, lettoni, tutte le facce di un impero prossimo a sgretolarsi (Berdzenišvili finisce di scontare la pena nel 1987).

La narrazione di Berdzenišvili diventa un ponte tra le contadine di Steinbeck e le tristi prostitute di Pomerantsev: la spiegazione – attraverso la vita in prigione di intellettuali e politici antisovietici – della costruzione di un sistema che è riuscito a durare, in un altra forma e con altri confini, anche dopo la sua dissoluzione.

Il velo di Maya, alla fine, resta ben saldo a nascondere quello che l’autore e il lettore ancora si affannano a cercare, ma forse ha concesso di sbirciare almeno qualche spiraglio di questo enorme e inspiegabile Paese. Tessere di un mosaico che la letteratura instancabilmente continua a comporre, per provare una volta ancora a rispondere a un’unica domanda: di cosa parliamo quando parliamo di Russia?