“Sarei stato in grado di essere un bravo figlio davanti a ventisei genitori?”, così Maurizio Forino, di professione fotografo, che ha esordito come scrittore con Amodio (Gallucci) portando sulla carta la stessa capacità di cogliere le increspature del reale che cattura su pellicola, commenta a posteriori le sensazioni che lo hanno accompagnato durante il primo giorno presso l’Istituto di Istruzione Superiore Natta di Rivoli, nell’ambito dell’edizione 2019 di Adotta uno scrittore, iniziativa del Salone Internazionale del Libro di Torino, sostenuta dall’Associazione delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte in collaborazione con la Fondazione con il Sud, il Cesp (Centro studi scuola pubblica – Rete nazionale delle scuole ristrette) e il Provveditorato Amministrazione Penitenziaria per il Piemonte, Liguria e Valle D’Aosta.
L’incontro conclusivo del percorso che ha svolto assieme agli studenti, i quali lo hanno molto interrogato sulla sua carriera di fotografo, sulla sua vita in America, sulla timidezza come leva e non come ostacolo, perché una potenzialità enorme quella di “prepararsi a scegliere le parole giuste da pronunciare”, si terrà venerdì 3 maggio, giorno in cui inizia l’adozione di Cristina Cattaneo, professore ordinario di Medicina Legale presso l’Università degli Studi di Milano e direttore del LABANOF (Laboratorio di Antropologia e Odontologia Forense). Attualmente coinvolta nell’identificazione dei naufragi di Lampedusa morti in mare il 3 ottobre 2013 e il 18 aprile 2015, incontrerà gli studenti dell’Istituto G.C. Faccio di Vercelli e condurrà con loro un percorso a partire da questi temi “caldi” e dal suo ultimo libro Naufraghi senza volto che si concluderà lunedì 6 maggio.
La 17esima edizione del progetto coinvolge complessivamente sette scuole primarie e secondarie di primo grado, dodici secondarie di secondo grado, dieci scuole carcerarie tra quelle regionali e quelle nazionali e il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Torino, che apriranno le porte a 30 scrittori, giornalisti e intellettuali. “I giovani che partecipano ad ‘Adotta uno scrittore’ hanno una grande opportunità: quella di appassionarsi alla lettura e alla cultura, due strumenti fondamentali per essere liberi e poter scegliere che cosa diventare – afferma il presidente dell’Associazione delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte Giovanni Quaglia –. L’Associazione delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte è da sempre al fianco di questo progetto, perché fa crescere nuovi semi di sapere, dialogo e bellezza nelle scuole e in alcuni luoghi-simbolo di fragilità e marginalità, come gli istituti carcerari, in modo che il valore della lettura possa coinvolgere anche chi è più in difficoltà”.