Fotografo e scrittore, Maurizio Fiorino, crotonese classe 1984, torna in libreria con Ora che sono Nato (e/o), una sorta di sublimazione della sua giovinezza. Protagonista del romanzo e suo alter ego è Nato, un bambino gracile e stravagante che passa le giornate in un piccolo paese calabrese a sognare Non è la Rai e le Spice Girls. In famiglia la sua non è però l’identità più anomala: la madre Tina vive di eccessi, autocommiserazione e ipocondria; il padre Peppe, panettiere e fallimentare imprenditore, è succube della propria scaramanzia; i fratelli Tonio e Betta si dividono fra cattiverie e bugie patologiche. Così Nato cresce in un ambiente tragicomico e quasi anaffettivo, immerso in esperienze assurde che includono un delirante pellegrinaggio al santuario di Padre Pio e amori estivi puntualmente naufragati. Ma tutta questa disfunzionalità non gli impedirà di crescere a modo suo e, alla fine di un percorso di formazione che si modella pagina dopo pagina, di scoprire la commovente riconoscenza per una vita folle che è però anche intensa emancipazione.