Jeroen Olyslaegers, scrittore belga insignito dell’Ark Prize for the Free World per il suo lavoro e il suo impegno sociale, scrive Wil (edizioni e/o, tradotto da Mario Corsi), la confessione sincera di un bisnonno che affida al nipote le proprie memorie. Nella fredda Anversa occupata dai nazisti, Wilfried Wils, poliziotto e aspirante poeta, è un ventenne in cerca d’identità. Durante le ronde notturne, le retate nelle strade del quartiere ebraico, le sbronze nelle birrerie e le feste nelle sale da ballo, Wilfried osserva, si dibatte tra gli ordini contraddittori che gli impone l’Arma, le dimostrazioni antisemite in cui viene trascinato dall’insegnante di francese e le attività della Resistenza in cui milita l’amico e collega Lode.