Romanzo ripreso da Edizioni e/o per la bellezza e nitidezza delle pagine. Mathias Ènard non ci dice di quale guerra sta parlando nel suo «La perfezione del tiro», ma lascia tracce e poi il paesaggio. Sembrerebbe la guerra del Libano, a Beirut. Ma si va a tentoni perché lui non ci dice niente.
Il protagonista è un giovane uomo che sa sparare con precisione millimetrica. Questo lo porta ad essere rispettato dagli ufficiali che gli danno anche la funzione di caposquadra quando c’è da muoversi in un villaggio.
La madre con la guerra è quasi impazzita, non fa più da mangiare, si comporta come una bambina capricciosa. Il dottore le ha prescritto un sacco di medicine, le più importanti quelle del sonno che la fanno riposare di notte, invece che girare per casa come un fantasma. Una ragazza molto giovane viene ad aiutarla. Il cecchino ha sentimenti contrastanti verso Myrna, questo è il suo nome.
Da una parte è contento dell’aiuto che dà in casa, ma al contempo prova verso di lei un’attrazione fisica di cui si vergogna. Myrna infatti forse non arriva nemmeno a quindici anni.
Per non farla scappare di casa, perché curare la mamma è molto dura, spesso escono per un gelato o vanno al cinema. Sembrano una coppia di fidanzati e il ragazzo un po’ ci crede. Non ha capito però che Myrna forse conosce il suo lavoro in guerra, che è uno che ammazza i civili dai tetti della casa.
È troppo piccola per capire l’orrore e poi quando escono.di casa lui sembra un semplice soldato.
Il ragazzo non ha amici, tranne Zac, che conosce ormai da anni. Arriva la chiamata per prendere un villaggio dove sono.stati già i nemici. Come caposquadra il ragazzo dà ordini poco lucidi, perché non sa dove siano appostati i nemici. Arrivati al villaggio trovano l’orrore: quasi tutti i civili trucidati, le donne prima stuprate e poi uccide.
Arrivano in un capanno è il ragazzo si accorge che il suo amico. Zac sta violentando una giovane donna, il ragazzo gli dice smettere immediatamente e Zak a pantaloni calati esegue l’ordine. L’amicizia è svanita in pochi minuti. Uno ucciderà l’altro, se ci sarà l’ occasione.
Concluse le operazioni il cecchino torna a casa, che troverà trova sporca e puzzolente. Cerca di pulire come può e di accudire la madre, ma ci vuole Myrna, che nel frattempo è scappata dalla zia.
Questo romanzo non è un esercizio di stile, sentiamo con i nostri occhi il sangue, la morte. Un bellissimo romanzo sull’inutilità dell’amore in tempo di guerra.
