Kate Tempest, figura poliedrica, caso editoriale, rapper e autrice, non scrive un romanzo classico ma una storia in versi, un canto collettivo che racconta la sua generazione, quella dei trentenni, attraverso sette personaggi londinesi di nascita, oppure di adozione, che senza una ragione precisa si ritrovano svegli alle 4:18 di notte. Da Jemma, con problemi di tossicodipendenza, a Bradley, un ricco rampollo insoddisfatto, passando per Zoe che è stata sfrattata, oppure Alicia, giovane vedova con un figlio di quattro anni, emerge un ritratto spietato dell’Inghilterra contemporanea.